IL PAGELLONE DI PESCARA

02 Lug 2019
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5^ tappa del Bayer FISB Italian Tour.

#Voto10: l’albergo (a grande richiesta). 4 stelle, nuovo, moderno, vicino alla stazione, vicino al campo da gioco, vicino al centro. Letto comodo, doccia incredibile e colazione da applausi, quasi un peccato esserci rimasti così poco. Che poi questo voto sembri una recensione di Trip Advisor non è nemmeno troppo corretto, che invece si faccia presente che “la Micky” sta volta ha fatto centro pieno, non è mai da dare per scontato. Gran lavoro.

#Voto9: “Momo” Tourè. Ha osservato da fuori a Torino, ha rotto il ghiaccio a Bolzano, ha pressochè dominato a Pescara. Ai Kings of Kings Milano piacciono le guardie atletiche e il nuovo innesto in maglia bianca non sta facendo rimpiangere le assenze di Mitch Peroni o Bryant Piantini, grazie anche all’ottima intesa trovata con il compagno di reparto Teo Grampa. Voto 10 soltanto quando saranno 10 le partenze con mano destra che gli vedremo fare dopo il check. Al momento siamo a 2, forse…

#Voto8: alla tenacia di Team Downtown Aprilia e Apulians Basket Team. Non è solo l’ultima tappa, o l’ultima partita; questi due team avrebbero parecchi rimpianti su cui versare lacrime, chi per sconfitte di un punto o due, chi per la classifica avulsa quasi sempre beffarda. Eppure non mollano, non si arrendono, credono ancora nel potersi migliorare e nel poter raggiungere i risultati che, fino ad ora, sono sfuggiti di un soffio. Perchè se il 5vs5 può essere uno sport pieno di imprevisti e sorprese, il 3×3 è in realtà davvero “bastardo” (e pignolo… altra cit. per pochissimi).

#Voto7: il mare. Vero che non c’entra nulla con lo sport, vero che l’acqua dell’Adriatico non spicca per il suo colore cristallino, ma è anche vero che dopo una partita, c’è una bella differenza tra metter la testa sotto una fontana oppure fare un tuffo in mare. Soltanto è a me questa tappa è sembrato un aperitivo delle Finals di Riccione? Aperitivo in senso figurato, non fraintendetemi, non penso proprio solo a quello…

#Voto6: Kings of Kings Perugia. Sufficienza che pare anche un po’ abbondante, per il team che pare l’altra faccia della medaglia dei cugini di Milano in cima alla classifica del tour. Meriterebbe voto 10 con lode Pietro Ponzelletti, che arriva in volata a Pescara la domenica mattina, dopo 7 ore di viaggio in notturna su Flixbus, ma il suo voto fa media con il resto del team che, senza di lui, si sarebbe presentato in campo soltanto con capitan Jack Mariani e l’ormai sempre (e quasi unico) presente Dimitri Klyuchnyk.

#Voto5: la posizione del canestro (oppure del sole, per i terrapiattisti che leggono). Perchè c’è stato un momento, forse un breve momento, ma un momento esatto, ovvero quel momento dove l’ombra delle piante stava lentamente oscurando il campo, il sole si nascondeva dietro le case intorno alla piazza, eppure un piccolo raggio di luce, un piccolo ma fastidiosissimo raggio di luce, passava in mezzo al rettangolo bianco del tabellone e, peggio degli abbaglianti in piena notte, acciecava chiunque passasse di lì.

#Voto4: l’autostrada all’altezza di Bologna. “Eh ma basta prendere il treno.”, “Eh ma basta organizzarsi e partire prima.”, “Eh ma pensa se non ci fossero le autostrade.”, eh ma se capitasse anche un volta che tra Fiorenzuola e Imola i tempi di percorrenza sono inferiori ai lustri, dato che anche questo viaggio a Pescara non è stata che l’ennesima conferma dopo i miei 7 anni di Finals a Riccione, non sarebbe proprio così male.

#Voto2: le ciotole per pranzo. Cioè, dai. Guardateli, e guardatemi. Io sono una persona normale, che mangia tanto quando solo quando ha fame. Loro sono sportivi, che curano il loro corpo, che seguono o hanno seguito una dieta, che li permette di avere un fisico robusto e di giocare questi tornei sotto il sole a ritmo altissimo. E dunque, precisamente, con una ciotola di insalata poco condita, cosa dovrebbero farci? Lo spuntino di metà mattina?

#Voto0: aver superato la metà del metà tour. Perchè sembrerà ancora presto per guardarci indietro, ma tra un mese esatto, sarà finito tutto. Un piccolo consiglio da chi vi guarda da fuori: godiamocelo.

#MVP: Alessandro Longoni. Dall’inizio del tour si porta sulle spalle il peso di dover sostituire un giocatore del calibro di Andrea Negri a.k.a. “Shaggy”. Non è facile inserirsi nel preciso e parecchio rodato sistema di gioco dei Cobram, eppure “Red” ci riesce senza metterci nemmeno troppo tempo e, proprio a Pescara, esce fuori il suo tutto talento e la sua determinazione nel voler dimostrare di essere un fattore importante per uno dei migliori team d’Italia. Decisivo e completo in attacco, energico e attento in difesa, segna la bomba del +1 in finale a pochi secondi dal termine e sarà “quel cattivone” di Teo Grampa a togliergli il sorriso per ben due volte: prima con il canestro del pareggio, e dopo con il canestro della vittoria nel supplementare. Uno smacco non da poco, ma che sappiamo che potrà solo fare del bene ad un lavoratore determinato e convinto come lui.

#MVT: vinto dal Team Libidine nel sondaggio sulle instagram stories di “3xBrent”.

Da sinistra: Jojo Kisonga, Matteo Grampa, Momo Tourè, Andrea Iannilli.
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