A differenza della seed nr. 3, Riga Ghetto è indicata da molti come la favorita di queste finali, probabilmente l’assenza di Dusan Bulut che porta di fatto Nauris Miezis ad essere il giocatore più forte della manifestazione. Sta di fatto che la squadre lettone ha tutte le carte in regola per far veramente bene a Jeddah.

Miezis assicura duttilità ed una visione di gioco veramente importante. Ma anche il secondo violino Karlis Lasmanis è un’arma da non sottovalutare. La scuola lettone, al pari di quella lituana, è una fucina di grandi talenti ed il meccanismo di gestione del movimento 3×3 lettone da parte di Ghetto Games rende questo piccolo paese veramente al Top nella gestione dello Streetball.

Inoltre l’ultima tappa di Doha ha dimostrato quanto Riga possa essere sicuramente una outsiders delle formazioni serbe di altissimo livello.

Nauris Miezis (LET) nr. 2 del ranking mondiale e nr. 1 del ranking lettone, solo Riga Ghetto e nazionale lettone nel palmares di Miezis. Giocatore versatile ed imprevedibile che siede sul 2° gradino del ranking mondiale. Vederlo giocare sarà illuminante.

Karlis Lasmanis (LET) nr. 5 del ranking mondiale, 200 cm per 26 anni è un ragazzone lettone pronto a far dell’esplosività un’arma letale. ha già dimostrato di essere nel posto giusto al momento giusto alla sua prima vera stagione nel WT.

Agnis Čavars (LET) nr. 12 del ranking mondiale, a 34 anni ha ancora in mente la sconfitta per 21-18 nella semifinale delle Finals del 2019 contro Novisad. Di sicuro ha voglia di togliersi qualche sassolino dalle scarpe.

Edgars Krumins (LET) nr. 13 del ranking mondiale, gregario di livello sempre presente in tutte le competizioni di Riga Ghetto. Da non sottovalutare qualche la partita ha bisogno di una svolta.

“We will make America Great Again!” è proprio quello che pensano i ragazzi di New York Harlem che arrivano in Arabia con la testa di serie nr. 4. La carenza di eventi 3×3 in patria costringe questo team a volare in tutto il mondo per raccimolare punti ma soprattutto esperienza strategica per affrontare una finale del World Tour.

Molte quindi le esperienza in campo internazionale girando di fatto tutti i continenti. In Italia li abbiamo visti nel 2018 al Challenger FIP di Rimini dove si sono fermati sul 3° gradino del podio.

La stella è assolutamente Dominique Jones detto “Disco Domo“, ma non bisogna sottovalutare i compagni di squadra. Arrivano a Jeddah da outsiders di lusso e testa di serie nr. 4, quindi se la teoria del ranking segue la pratica sfiderebbero in semifinale la teste di serie nr. 1, ovvero Liman.

Dominique Jones “Disco Domo” (USA) nr.9 del ranking mondiale e nr. 1 del ranking statunitense, giocatore completo ed efficace in qualsiasi zona del campo. Forse uno degli eredi di Dusan Bulut? forse il paragone è avventato, ma ha tutte le carte in regola per regalare spettacolo.

Marcel Esonwune (USA) nr. 22 del ranking mondiale, segue in tutto e per tutto il compagno Jones in tutte le attività del team. Un gregario di lusso che fa tanto lavoro invisibile ai più.

David Seagers (USA) nr. 37 del ranking mondiale, qualche presenza in meno nell’ultima stagione, ma pur sempre un ballers di tutto rispetto in confronto dei 32 anni.

Joey King (USA) nr. 40 del ranking mondiale, una esperienza nel 2018 con i 3BALL Minnesota, poi solo Harlem nel suo palmares.

Il Šakiai Gulbelė è la squadra lituana più corazzata al momento sebbene abbiamo perso in finale per il titolo lituano con i connazonali di Utena Uniclub, anche loro presenti a Jeddah.

Pukelis e Beliavicius sono i principali terminali offensivi della squadra e con il seed nr. 5 possono veramente far tremare qualche sfortunata contendente. Le possibilità di vittoria per i lituani non sono altissime, ma come tradizione vuole, questo è un popolo che non molla di certo davanti alle difficoltà. Ci sarà quindi da aspettarsi in partite molto intense.

Aurelijus Pukelis (LTU) nr. 14 del ranking mondiale e nr. 1 del ranking lituano, con soli 26 anni è il più forte giocare lituano in circolazione. La sua carriera è strettamente legata al team Šakiai con presenza al WT e nella lega lituana Hotrans 3×3.

Paulius Beliavicius (LTU) nr. 27 del ranking mondiale, con Pukelis sono i principali terminali offensivi del team lituano.

Šarūnas Vingelis (LTU) nr. 36 del ranking mondiale, è il gestore del gioco definendone ritmi e funzioni. Se lui si inceppa ci dovranno pensare Pukelis e Beliavicius a risolvere la situazione.

Gabrielius Čelka (LTU) nr. 3268 del ranking mondiale, con soli 19 anni è il più giovane baller della manifestazione. Assoluto volto nuovo del 3×3 lituano farà una grande esperienza in questa edizione per rivederlo fra un paio di anni come assoluto protagonista.

Ci tuffiamo nella parte alta dei seed partendo dalla piccola, ed allo stesso tempo grandissima, Slovenia con il team PIRAN. Squadra di grandissima esperienza a partire delle 38 candeline di Ovnik, ma con l’ingresso del giovane (26 anni) Rotar.

Sono anni che il team gioca insieme ottenendo sempre grandi risultati come da tradizione slovena sebbene non abbia mai raggiunto l’apice e sfiorando più volte il colpaccio con i Big di categoria. La tradizione slovena li aiuta a sopperire ad atletismo con una intelligenza di gioco fuori dal comune. Chi sottovaluterà questo team potrebbe portare a casa una figuraccia che alle Finals del World Tour nessuno si può permettere.

Gašper Ovnik (SLO) nr. 20 del ranking mondiale e nr. 2 del ranking sloveno, rappresenta il passato, il presente e probabilmente anche il futuro della Slovenia nel 3×3. Dall’alto dei suoi 38 anni è ancora uno dei migliori ballers in circolazione. Ha speso quasi la totalità del suo tempo al fianco del team Piran e della nazionale Slovena. Visto anche al Challenger di Lignano nel 2018.

Anže Srebovt (SLO) nr. 29 del ranking mondiale, con circa 10 anni in meno di Ovnik, ma pur sempre costantemente legato al team Piran dove partecipa a tutti gl’ultimi WT.

Adin Kavgic (SLO) nr. 33 del ranking mondiale, completa il terzetto di esperienza del team. L’ultima apparizione ufficiale è stata a Reggio Emilia lo scorso 27 Settembre con il TeamExpert con i nostri connazionali Petronio e Gorini per il Torneo Nazionale FIP, poi vinto agilmente.

Tjaž Rotar (SLO) nr. 128 del ranking mondiale, con i suoi 26 anni rappresenta il volto nuovo di Piran a queste Finals. In arrivo dal team sloveno Ljubljana East può aggiungere quel dinamismo che mischiato alla grande esperienza degli sloveni potrebbe essere un mix fatale a chi li sottovaluterà.

La formazione olandese di AMSTERDAM si presenta in Arabia Saudita con una forte convinzione: poter fare bene! I tulipani infatti sono un gruppo consolidato e capace di ottenere ottimi risultati ma allo stesso non riuscire mai a mordere davvero.

Detto ciò è una formazione abituata a giocare in grandi palcoscenici e dover affrontare costantemente avversarsi sulla carta senza i favori del pronostico.

Dimeo van der Horst (NED) nr. 21 del ranking mondiale, è probabilmente la stella della squadra. Con lui in campo Amsterdam riesce quasi sempre a piazzarsi tra le prime 4 dell’evento. Notevoli capacità realizzative.

Aron Roijé (NED) nr. 32 del ranking mondiale, insieme a Dimeo gestisce il team nei momenti complessi di una gara. Grande tenacia che lo ha portato a superare molti dei suoi limiti.

Julian Jaring (NED) nr 182 del ranking mondiale, sempre in canotta Amsterdam nel WT, ma nella ProLeague olandese ha vestito la maglia di The Hague prima e Dalston poi. Giocatore duttile.

Arvin Slagter (NED) nr. 6831 del ranking mondiale, solo una apparizione a Debrecen nel WT, poi tanta gavetta in vari tornei con il TeamNL.